mercoledì 19 febbraio 2014

Commento di Maurizio Ferro Addetto alla comunicazione per i Grandi Progetti Infrastrutturali di Enel SPA. Diffusore della finalità dei progetti tra Istituzioni, Aziende e Media, a livello locale, regionale e nazionale.


Ho conosciuto Barbara Braghin nel giardino della Sinagoga Ebraica a Roma, in occasione di una serata culturale con molti ospiti importanti, tra cui Paolo Mieli giornalista e saggista italiano. Mi ricordo benissimo il primo impatto con il personaggio Barbara. Mi è venuta incontro e si è presentata, raccontandomi da dove proviene, chi è, cosa fa, le sue iniziative, le città europee che ha frequentato, i lavori che ha svolo in giro per il mondo. Mi disse pure, che viveva a Roma da molti anni. Da questa ultima battuta, mi è venuta spontanea una domanda e le chiesi: “Come mai, dopo molto tempo che vivi a Roma non hai preso l’accento romano ed altre abitudine che si acquisiscono in questa città”? Mi rispose con decisione ed accento veneto: “Sono veneta, basso polesana e ci tengo alla entità originaria della mia terra e dove vado porto a testa alta il mio luogo di provenienza”. Una risposta così decisa mi ha impressionato positivamente. Ho capito che avevo di fronte una persona decisa preparata e sicura di sé stessa. Da queste dichiarazioni ho ricevuto un segnale positivo di Barbara, ero orgoglioso di aver conosciuto una polesana capace di imporsi nella società e di svincolarsi con destrezza in un mondo pieno di furbi e opportunisti che pensano sempre di sfruttare gli altri. Mi è piaciuta come persone poiché, effettivamente rispecchia un po’ il mio carattere e stile di vita. Poi, conoscendola con il passare degli anni, l’impressione e il mio giudizio su di lei, si sono consolidati nel tempo. Infatti, si è rivelata una persona in cui ci si può contare in tutti i sensi. Il libro di Barbara Braghin, “I primi 99 modi in cui sono stata corteggiata” è la storia che si vive nella quotidianità di tutti i giorni. Un libro divertente e scorrevole che chiunque lo legge non si annoia. La conoscenza e capacità di interpretare le situazioni descritte nel suo libro, provengono sicuramente dalle esperienze fatte in giro per il mondo con la grande voglia di avventura e di conoscere le varie realtà visitate. L’interprete del libro è molto azzeccata, solo una persona come Barbara, può descrivere situazioni ironiche e nello stesso momento brillanti. Personaggio stravagante, ma con carisma ed intelligenza femminile che evidenzia il suo coraggio nel descrivere cose così intime e personali. Condivido la prefazione del produttore cinematografico Enrico Vanzina, molto appropriata e chiara, meritevole di essere nel libro di Barbara Braghin.

Maurizio Ferro 

Addetto alla comunicazione per i Grandi Progetti Infrastrutturali di Enel SPA. Diffusore della finalità dei progetti tra Istituzioni, Aziende e Media, a livello locale, regionale e nazionale.

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